Ciao a tutti! Qui in ImmotionAR lavoriamo sempre su tecnologie all’ultimo grido, quindi il mio socio Gianni ha comprato un set di HTC Vive e me li ha fatti provare! Figo, no? Vi scriverò una recensione riguardo alla mia esperienza con loro… così sapete come sono. Pronti? Via! (Se siete di fretta, andate direttamente alla sezione TL;DR al fondo di questo articolo ;) ) E se poi siete curiosi su Oculus Rift CV1, potete leggere l'altra nostra recensione qui!
È mia abitudine iniziare ogni recensione con lo storyboard dell’unboxing… ma Gianni ha portato i Vive qui già tolti dalla scatola originale, quindi vi posso solo dire qualche parole sull’operazione di unboxing che ho fatto qui con il pacco che ha portato Gianni.
Il sistema Vive viene fornito all’interno di una scatola di pannolini della Pampers ed è impacchettato in modo molto strano, con il visore messo dentro a della plastica e le cose restanti che sono semplicemente buttate così tristemente nella scatola. Non un grande packaging per un hardware da 800€!
Sto scherzando, ovviamente i Vive sono impacchettati in modo grandioso. Se volete vedere una vera operazione di unboxing, la potete trovare in vari video su YouTube, come questo.
Potete vedere i contenuti della scatola in questa foto (insieme ad alcuni altri visori per cellulare):
Il visore sembra una versione migliorata di un DK2, con una camera frontale. La sua superficie è cosparsa di “vallate” che contengono i marker per il sistema Lighthouse: il risultato è una superficie di plastica nera che mi ricorda un po’ il terreno lunare. La camera frontale c’è, ma al momento non viene ancora usata. Il visore è attaccato ad un cavo molto pesante che è connesso al computer.
Il dispositivo è accompagnato dai due famosi controller wireless. Sono più pesanti di come me li aspettavo e non li ho trovati super confortevoli. Il loro design a ciambella è bello, comunque. Il dispositivo deve essere attaccato al PC e all’elettricità utilizzando una scatoletta, che mi ha ricordato la “maledetta scatoletta” del sistema OSVR. Il grande vantaggio di questa è che non bisogna attaccarla alla cintura, ma si mette sulla scrivania. Quindi questa non è maledetta :-)
Gianni aveva già installato una volta il sistema Vive, quindi mi ha insegnato come farlo. Il setup non è così semplice come quello di Oculus, quindi vi posso dire che sicuramente Vive non è consumer ready. Se siete tecnici, lo troverete comunque facilissimo da fare. Dovete semplicemente attaccare tutto al PC usando la scatoletta e siete pronti per una esperienza da seduti/in piedi. Se volete usare il room-scale, dovete montare le due Lighthouse station. Ogni station avrà bisogno di una presa di corrente, quindi accertatevi di averne abbastanza nei paraggi.
Dovete anche posizionarle con molta attenzione. Devono costantemente vedersi tra di loro per tutto il tempo (per permettere loro di sincronizzare i propri dati), quindi devono essere messe ad una distanza massima di 5 metri e in una posizione elevata nella stanza (vicino al soffitto è l’ideale), o loro vi daranno un sacco di problemi durante le esperienze di realtà virtuale.
Se non potete attaccarle a un muro, dovete trovare qualche soluzione creativa… noi abbiamo usato una valigetta degli Oculus CV1 per aiutarci a mettere in alto una Lighthouse station (chi ha detto che Oculus e Vive non possono lavorare insieme? :D )
Dopo che avete fatto tutto ciò, non siete ancora pronti. Dovete avere Steam installato e poi installare SteamVR. A questo punto, bisogna configurare tutto utilizzando il loro strumento di configurazione. Il tool di configurazione di SteamVR è veramente epico. Mentre Oculus si è concentrata molto sul design e sull’eleganza, Steam ha provato a rendere tutto un’esperienza divertente: quindi, tutto il processo di configurazione è pieno di omini neri cartoon divertentissimi che vi mostrano cosa dovete fare. Mi piace molto questo approccio, quindi pollici in su per il Vive Room setup!
Prima di tutto, dovete scegliere se state configurando il sistema per esperienze di tipo room-scale o di tipo standing. Come sapete tutti, il room-scale è la funzionalità dei Vive che permette di muoversi liberamente in uno spazio di 4mx4m, con i controller nelle proprie mani. Se avete comprato dei Vive e non provate le esperienze room-scale, siete semplicemente pazzi. È come andare a Parigi e non vedere la Tour Eiffel. Quindi, scegliete “Room scale” e non ve ne pentirete! :-)
Gli omini cartoon vi guideranno per tutto il processo, dicendovi tutti i passaggi necessari per calibrare il sistema. Queste operazioni servono per dare al sistema un’origine e per dire a Chaperone quanto è grande l'area di gioco (Chaperone è il sistema che vi avvisa quando state uscendo dall’area di gioco e che quindi probabilmente state per andare a tirare un pugno a qualche oggetto di valore in casa vostra). Questi step sono molto semplici per uno sviluppatore, ma un po’ strani per un non-tecnico.
Dopo tutto questo setup, finalmente, potete giocare con i vostri Vive!
Questo è il momento in cui li ho indossati per la prima volta. La mia prima impressione con l’ergonomia del visore è che è come quella di un DK2 migliorato, meglio realizzato e più comodo, ma assolutamente non paragonabile al livello di comfort dell’Oculus CV1. All’interno, ovviamente, lo schermo e le lenti sono come quelli del CV1, ma il design esterno non è spettacolare. Il cavo che li connette al PC è decisamente largo e pesante e questo è un altro grande problema. Come ho detto, i controller sono più pesanti del previsto e la mia opinione è che hanno anche troppi bottoni e touchpad, quindi la mia prima impressione definitiva è: ottimo tutto, ma c’è ancora molto da fare sul fronte dell’ergonomia e del design.
Ho iniziato a giocare con il tutorial, dove un robot vi dice tutto riguardo al visore, i vari bottoni sui controller e su Chaperone. Questo tutorial è semplicemente fantastico: grafiche grandiose, belle animazioni, spiegazioni chiare e divertimento ovunque: potete vedere palloncini che si gonfiano dal controller, raggi laser, i piccoli omini buffi… è veramente divertente. E vi fa iniziare ad apprezzare tutto il lavoro che Steam e HTC hanno fatto: il room-scale è grande e la possibilità di vedere i controller nella realtà virtuale esattamente della stessa forma e nella stessa posa di quelli reali è veramente stupefacente. Non so come descriverlo. E la precisione è fantastica… l’errore di tracking è roba di millimetri, quindi posso dirvi che è veramente accuratissimo.
Ho provato a far perdere il tracking ai controller, ma è veramente difficile: bisogna occluderli completamente. Sono rimasto impressionato dal room-scale. E sapete che lavoro ad un sistema di realtà virtuale immersiva, quindi non è facile impressionarmi. Congratulazioni Steam!
Dopo il tutorial, ho provato alcune demo. Vive è supportata dalla potenza di fuoco di Steam, il più grande negozio online di videogiochi, quindi è ovvio che si possano trovare molte demo, gratis e a pagamento. L’interfaccia in VR di Steam è grandiosa e facile da essere utilizzata con i controller (e potete anche controllare il desktop del PC in realtà virtuale utilizzando i controller!) Le demo più importanti che ho provato sono state:
- Tilt Brush. abbiamo tutti visto quel video fighissimo online che mostra le potenzialità di Tilt Brush. È veramente una bella demo che fa capire le potenzialità artistiche della realtà virtuale. La sua interfaccia non è perfetta (i controlli sulla mano sinistra non sono facili da prendere) e se non siete artisti, finirete con il fare cose orribili in VR, invece che farle su carta :-) , ma è veramente figo da provare. È ben fatto e unico nel suo genere.
- Job Simulator: uno dei giochi più famosi per Vive, vi fa provare lavori diversi, con grafica cartoon e un’ambientazione simpatica. È divertente, perché vi permette di sfruttare tutte le potenzialità del Vive: con i controller potete prendere ogni oggetto intorno a voi e interagire con esso con le vostre mani in modo naturale: per mangiare una ciambella bisogna semplicemente prenderne una e portarsela vicino alla bocca! La cosa che amo di più riguardo a questo gioco è che si può interagire con praticamente tutto. Il mio gioco preferito.
- The Lab: un insieme di piccole esperienze molto divertenti da fare, come sparare a dei nemici come se tu fossi un arciere, colpendoli semplicemente come se avessi nelle tua mani un arco e una freccia.
Questo è il gioco dove ho sperimentato il sistema di locomozione dei Vive: il teletrasporto. Usando i grilletti sui controller, si può semplicemente puntare la direzione dove vi volete teletrasportare e vi ritrovate istantaneamente lì. Non molto immersivo e naturale, ma sicuramente efficiente. Comunque, non mi è piaciuto molto.
- Fantastic Contraption: un gioco stile puzzle, dove in ogni livello devi unire dei pezzi a tua disposizione per creare delle macchine che devono riuscire a raggiungere un certo punto di destinazione. Creare oggetti con il room scale è fighissimo… è come essere un bambino che gioca con i Lego. Potrei stare lì dentro per ore. Veramente fantastico.
Dopo tutto questo tempo passato a gioc…ehm, lavorare, posso dire che il room-scale di Vive mi è piaciuto molto. Il visore mi ha convinto con le sue funzionalità superiori. Lo sapete, lavoro per creare ImmotionRoom, che è simile al Vive room-scale per moltissime cose, quindi è ovvio che mi piaccia questa funzionalità. Ma dopo averlo provato, con la sua accuratezza laser, posso dire che sicuramente è così che vorrei che fosse la realtà virtuale!
Ad ogni modo, ho potuto sperimentare anche alcuni problemi. Qualche volta è successo che occludessi con la mia testa la comunicazione tra le Lighthouse station e quindi tutto diventava nero, impedendomi di giocare. Qualche volta il sistema è impazzito e abbiamo dovuto riavviare SteamVR. Devono ancora lavorare un po’ sulla stabilità.
Il Room-scale è figo, ma è anche stancante: non si può stare in piedi in una stanza, muovendo mani e piedi tutto il giorno: dopo un po’ si comincia a sudare e a sentire la stanchezza.
Poi, essendo abituato ad ImmotionRoom, ho patito moltissimo la mancanza dell’avatar e la conseguente mancanza di immersione vera nel mondo virtuale. E i due controller sempre in mano sono scomodi se dovete togliere e mettere spesso il visore.
E quindi abbiamo deciso di integrare ImmotionRoom con i Vive.
L’uso del plugin di SteamVR per Unity non è stato così scontato per me. I plugin di tutti gli altri visori (Cardboard, Oculus / Gear VR, OSVR) sono molto simili, perché i loro visori sono simili: c’è un player controller, una camera custom, ecc…
Siccome Vive è fatto per il room-scale e non per uno scenario con camminata (usa il teletrasporto), è completamente diverso. Quindi l’integrazione con il nostro sistema ha richiesto un po’ di modifiche a degli script esistenti, e un po’ di lavoro con le matrici di trasformazione (che io odio!!!).
Poi, abbiamo scoperto che il nostro sistema di inizializzazione creava problemi all'inizializzazione dei Vive (Unity impazziva e si è bloccato il visore un sacco di volte) e così abbiamo dovuto effettuare qualche hack per far funzionare il tutto… ma alla fine…
…voilà! Finalmente gli HTC Vive con l’avatar completo!!! E con i controller mappati correttamente e anche la possibilità di non usarli, ma di usare le mani nude! E, cosa ancora più importante: si può camminare sul posto per muoversi all’interno del mondo virtuale, così non c'è più bisogno di quell’orribile meccanismo del teletrasporto!!
Abbiamo fatto l'integrazione come Proof-of-Concept: tenete in mente che è stato solo un esperimento e tantissimo lavoro è ancora da fare prima di poterlo usarlo nel nostro SDK.
Mi sono scordato di menzionare che il plugin di SteamVR è completamente open source e cross-platform, con la community che lo espande ogni giorno!
Un’ultima cosa: se siete interessati alle specifiche degli HTC Vive, comparati agli Oculus CV1, guardate questo fantastico link.
OK, è arrivato il momento di fare il punto:
Pro:
- Il room-scale è veramente straordinario: vi dà libertà di movimento
- I controller sono realmente orientati alla realtà virtuale e tracciati con grande precisione, aumentando l’immersività
- Molte demo fantastiche da provare fin dal primo giorno
- Setup abbastanza semplice da fare se siete un po’ nerd
- Molte cose sono open-source e la community sta implementando molte nuove funzionalità (come il supporto per Leap Motion dentro SteamVR)
Contro:
- Non consumer-ready: richiede ancora delle competenze tecniche per il setup
- Non perfetto dal punto di vista dell’ergonomia e del design
- Si sente veramente la mancanza dell’avatar
- Il sistema del teletrasporto rompe molto l’immersività
- Il plugin Unity deve essere studiato un attimo prima di poter essere usato
E' da comprare?
Se avete abbastanza soldi e lo spazio per usare il room-scale, sicuramente sì. Gli HTC Vive sono fantastici!
Se non avete lo spazio per il room-scale, prendete gli Oculus CV1, che offrono esperienze da seduto o da in piedi meravigliose.
Se siete maker con un puro cuore open-source, o se volete iniziare a sperimentare con la realtà virtuale spendendo poco, scegliete OSVR.
Spero vi sia piaciuta questa lunghissima recensione! Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti! Salutoni!
TL;DR
HTC Vive è il visore prodotto da HTC in collaborazione con Steam. Il suo costo è decisamente elevato (799$), ma offre un sistema veramente completo ed innovativo. Vive fornisce il cosiddetto room-scale, ovvero la possibilità di muoversi liberamente all’interno di una superficie di 16mq con la testa e i controller nelle mani tracciati con una precisione sconvolgente. È il primo visore che offre interazioni naturali. Questa innovazione viene però al costo di essere un sistema non ancora facilissimo da installare e quindi non completamente pronto per i consumatori finali. C’è ancora un po’ da lavorare sull’ergonomia, ma il prodotto offre delle funzionalità così epiche che vale veramente la pena di provarlo!